iscrivo o non iscrivo ??...questo e' il problema !!!!

Un saluto agli " abitanti " del forum, pongo il seguente quesito :

trovati alcuni nuovi clienti da seguire :
alcuni appena aperti altri gia' operativi da un po' di tempo:
In comune hanno il non essere ancora dotati di usb SISTRI ( produttori ) in quanto non iscritti,
che si fa' ??
a fronte dei continui rinvii etc...( magari salta e muore definitivamente come SATO predice da un po' ..)
non vorrei fare entrare nel "tunnel" sistri nuove vittime .. ( contributo 2012 etc etc ) ma anche vero che se dovesse partire ( senza fare iscrizione etutta la trafila cciaa ) .. ci si potrebbe trovare senza i tempi per avere poi le usb pronte...

chiedo lumi

ps gia' che ci sono : per i " sistriati " gia dal 2010 in poi....contributo 2012 ??????

Direi che non è una scelta iscriversi o meno al Sistri.
Di fatto vè l'obbligo di iscrizione.

EcoMaury si trova di fronte ad un dilemma che quasi tutti stiamo affrontando. anch'io con alcuni miei clienti ci troviamo ad un bivio. La decisione di iscrivere o meno un'azienda dipende però, secondo me, da diversi fattori.
Innanzitutto andrebbe preso in considerazione il fattore temporale: ossia ogni quanto producono rifiuti e ogni quanto hanno necessità di avviare a recupero/smaltimento i loro rifiuti?
Sono soggetti che rientrano in quale categoria di soggetti obbligati? Parliamo di grandi aziende produttrici di rifiuti pericolosi e non pericolosi per i quali l'eventuale entrata in vigore del SISTRI comporterebbe numerosi disagi in attesa dell'arrivo del dispositivo USB?
Ci sono poi altri fattori che devono essere valutati.

Ritengo quindi che prima di porsi il problema iscriversi o non iscriversi sia doverosa una analisi della situazione, poi discuterne con il cliente mostrandoli chiaramente i pro e i contro di ognuna delle due scelte e a quel punto consigliare saggiamente il cliente stesso sulla decisione da prendere.

VdT ha scritto:EcoMaury si trova di fronte ad un dilemma che quasi tutti stiamo affrontando. anch'io con alcuni miei clienti ci troviamo ad un bivio. La decisione di iscrivere o meno un'azienda dipende però, secondo me, da diversi fattori.
Innanzitutto andrebbe preso in considerazione il fattore temporale: ossia ogni quanto producono rifiuti e ogni quanto hanno necessità di avviare a recupero/smaltimento i loro rifiuti?
Sono soggetti che rientrano in quale categoria di soggetti obbligati? Parliamo di grandi aziende produttrici di rifiuti pericolosi e non pericolosi per i quali l'eventuale entrata in vigore del SISTRI comporterebbe numerosi disagi in attesa dell'arrivo del dispositivo USB?
Ci sono poi altri fattori che devono essere valutati.

Ritengo quindi che prima di porsi il problema iscriversi o non iscriversi sia doverosa una analisi della situazione, poi discuterne con il cliente mostrandoli chiaramente i pro e i contro di ognuna delle due scelte e a quel punto consigliare saggiamente il cliente stesso sulla decisione da prendere.

Ovviamente va fatta un'analisi della tipologia del clliente, ma ciò non la esime dall'obbligo dell'iscrizione qualora rientri tar le categorie "obbligate" a farlo.
Che poi non sappia in effetti, se rimanere nell'ombra (visto che magari alla fine non parte) o iscriversi e star tranquilla e al riparo da eventuali sanzioni per la mancata iscrizione è un quesito di molte aziende che pur avendone l'obbligo, hanno evsaso tale iscrizione, affidandosi a "servizi di comodo" per non rientrare tra i produttori di alcune tipologie di rifiuti.

ringrazio per la collaborazione anche se alla fine sintetizzando il tutto siamo un po' al punto di partenza.

i clienti trattasi di piccoli artigiani che cmq sono produttori di rif spec pericolosi per piccoli \ medi quantitativi ( che rientrano nel contributo da 120 euro ).
pero', come tanti consulenti sapranno, visti inoltre i tempi di vacche magre.., la cantilena e' sempre la stessa :

" perche' iscriversi per una cosa che magari non parte ???"
" altri miei colleghi sono due anni che pagano e non hanno mai iniziato "

poi passiamo noi per quelli che vogliono fare spendere soldi per nulla....

ecomaury ha scritto:ringrazio per la collaborazione anche se alla fine sintetizzando il tutto siamo un po' al punto di partenza.

i clienti trattasi di piccoli artigiani che cmq sono produttori di rif spec pericolosi per piccoli \ medi quantitativi ( che rientrano nel contributo da 120 euro ).
pero', come tanti consulenti sapranno, visti inoltre i tempi di vacche magre.., la cantilena e' sempre la stessa :

" perche' iscriversi per una cosa che magari non parte ???"
" altri miei colleghi sono due anni che pagano e non hanno mai iniziato "

poi passiamo noi per quelli che vogliono fare spendere soldi per nulla....

Perchè?...perchè vi è l'obbligo di farlo e sanzioni previste per chi non lo fà...ecco perchè.
Poi, come diceva un'amico....si può anche andar a fare rapine...finchè non ti prendono

c'è chi paga le tasse e chi evade ... perchè io è dal 2010 che pago na cifra x questo sistri del cavolo e altri che sarebbero obbligati a iscriversi ma cincischiano??
non è giusto ... siamo in Italia ...
e alla fine vi dirò di + il contributo 2012 lo assolvero' anche quest'anno !!!!

comunque perchè 1 artigianello che produce rifiuti pericolosi è dal 2010 che sborsa 120 euro e il collega no??

i furbi son sempre quelli !!!!