Sotto il cappello del deposito temporaneo ci finiscono anche i rifiuti prodotti dalle lavorazioni interne? O solo quelli in cui sono produttore diretto?

Scusate, ma ho messo un titolo molto parlante perchè la domanda è secca.
Ci sono valangate di post e articoli che precisano le regole del deposito temporaneo(dove si tiene il rifiuto, ogni quando va mandato via etc.), ma non ho trovato questa spiegazione diretta.
Ho clienti (impianti) che contano nel deposito temporaneo solo i cer che producono direttamente.
Altri che invece contano in quello A_NC_HEi rifiuti frutto delle loro lavorazioni interne.

Chi ha ragione?

Nel deposito temporaneo possono andarci anche i rifiuti prodotti a seguito di lavorazioni interne.
Sono comunque rifiuti da voi prodotti.
Tutto sta a vedere cosa c'è scritto nell'autorizzazione e cosa è stato previsto in ogni singola area.
Se quell'area la gestisci come deposito temporaneo allora devi sottostare alle regole dell'art. 183 comma 1, lettera bb) - che comprende anche il deposito preliminare - altrimenti quella zona deve essere autorizzata come R13 o D15

Ok grazie.
E' quello che immaginavo anche io, proverò a convincerli ...

secondo me non rientrano in deposito temporaneo ma nelle attività autorizzate, quindi nei limiti quantitativi delle autorizzazioni.anche perchè altrimenti dopo dovrebbero portarle via con cadenza trimestrale o al superamento dei 20 MC.



in veneto si sono espressi indicando i riferimenti come quantitatà autorizzata ai fini del calcolo delle polizze fideiussorie..

magari fai questo conto.. se hanno 50 di xx.xx.xx. autorizzato (e in giacenza come impianto) e 200 di 19.xx.xx in "deposito temporaneo" che portate via ogni 3 mesi io mi preoccuperei..

comunque, se non sbaglio, tu segui solo il gestionale, no?
quindi avvertili, mettigli un alert e cavoli loro e del loro consulente per le scelte che loro prendono..

buonasera

ho cercato qualcosa sul deposito temporaneo ed ho trovato questa discussione che, se qualcuno è disponibile, vorrei riaprire, per comprendere meglio come ci si deve comportare quando nella nostra azienda si fanno attività di edilizia e in un'area vengono tenuti in deposito temporaneo i rifiuti provenienti da quell'attività.

Per rendere meglio l'idea vorrei richiamare il famoso Decreto salva-Fincantieri che, nella legge di conversione, tra l'altro, troviamo una nuova descrizione di "deposito temporaneo" almeno nella parte in cui recita "da intendersi quale l'intera area in cui si svolge l'attività che ha determinato la produzione dei rifiuti"

La ditta che fa lavori di edilizia e produce rifiuti edili raccolti in deposito temporaneo presso la nostra azienda (estesi piazzali recintati) quali accorgimenti deve adottare per

1 - dimostrare che quel deposito temporaneo è il suo deposito temporaneo con annessi e connessi quali corretto imballaggio ed etichettatura, segregazione per categoria merceologica e caratteristiche di pericolo, adempimenti amministrativi di carico scarico;

2 - non coinvolgere il committente nei doveri di corretta gestione del deposito temporaneo (carico/scarico, modalità di conferimento temporale o a quantità, ecc)

Possiamo parlarne?