ce 170904 con percentuale non prevalente di cartongesso

Il cer in oggetto per sua definizione comprende i rifiuti normalmente prodotti durante le demolizioni o le costruzioni di manufatti con l'esclusione dei materiali pericolosi codificati con gli altri 3 cer della famiglia 1709.
Il cartongesso che ha una sua classificazione,  non è ricompreso tra i materiali che la definizione del 170904 esclude.

La classificazione di un carico con il codice specifico 1708 a mio parere va attribuita sulla base di un certificato di analisi che ne attesti la composizione esclusiva o prevalente rispetto al parametro del codice.

Nel mio caso il rifiuto composto da materiali misti (i classici inerti provenienti da attività di demolizione o costruzione dei privati cittadini che conferiscono al centro di raccolta comunale), viene avviato ad impianto di recupero con certificato di analisi che :
-attesta la non pericolosità del rifiuto
-conferma l'attribuzione del cer e l'idoneità ad essere sottoposto alle operazioni di recupero previste dal dm 5/2/98.

Mi chiedo se è perchè un impianto di recupero possa non accettare la presenza di percentuali assolutamente non prevalenti di cartongesso nella composizione di quello che per definizione è composto da materiali di diversa natura tutti certificati come non pericolosi e idonei ad essere identificati come rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione.
Grazie per gli interventi che vorrete fare

gipeto ha scritto:Il cer in oggetto per sua definizione comprende i rifiuti normalmente prodotti durante le demolizioni o le costruzioni di manufatti con l'esclusione dei materiali pericolosi codificati con gli altri 3 cer della famiglia 1709.
Il cartongesso che ha una sua classificazione,  non è ricompreso tra i materiali che la definizione del 170904 esclude.

La classificazione di un carico con il codice specifico 1708 a mio parere va attribuita sulla base di un certificato di analisi che ne attesti la composizione esclusiva o prevalente rispetto al parametro del codice.

Nel mio caso il rifiuto composto da materiali misti (i classici inerti provenienti da attività di demolizione o costruzione dei privati cittadini che conferiscono al centro di raccolta comunale), viene avviato ad impianto di recupero con certificato di analisi che :
-attesta la non pericolosità del rifiuto
-conferma l'attribuzione del cer e l'idoneità ad essere sottoposto alle operazioni di recupero previste dal dm 5/2/98.

Mi chiedo se è perchè un impianto di recupero possa non accettare la presenza di percentuali assolutamente non prevalenti di cartongesso nella composizione di quello che per definizione è composto da materiali di diversa natura tutti certificati come non pericolosi e idonei ad essere identificati come rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione.
Grazie per gli interventi che vorrete fare

Scusa la curiosità ma i solfati nell'eluato per il DM del '98 rientrano nel limite di 250 mg/L?

si, sono al di sotto

gipeto ha scritto:
Mi chiedo se è perchè un impianto di recupero possa non accettare la presenza di percentuali assolutamente non prevalenti di cartongesso nella composizione di quello che per definizione è composto da materiali di diversa natura tutti certificati come non pericolosi e idonei ad essere identificati come rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione.
Grazie per gli interventi che vorrete fare

Sul "se" la risposta è ovviamente si, visto che si tratta di un impianto privato e non di un servizio di "pubblica utilità.
Sul "perché" possiamo disquisire a lungo:
a) perché è un codice a specchio che, almeno a certe latitudini, ora io fuggirei come la peste;
b) perché hanno paura di ritrovarsi i solfati nello scarico del prima pioggia qualora l'area di R13 non sia al coperto;
c) perché non ha un 208, ma un'autorizzazione in semplificata e deve stare MOOOOOOLTO attento acché il CER per il quale è autorizzato provenga effettivamente dal processo produttivo descritto nel 5/2/98. E un 170904 (che generalmente è calcestruzzo armato) con dentro cartongesso magari potrebbe essere oggetto di contestazione da parte di zelanti funzionari ARPA.

grazie dell'imtervento ma:
anche se non è un servizio pubblico o di pubblica utilità ma se decide di non accettare un carico che ha le caratteristiche certificate ne deve perlomeno giustificare in motivi.
riguardo al perchè non mi sento di entrare nel merito del punto a ma sul b direi che se ha delle caratteristiche logistiche non sufficenti o non si attiene alla prescrizioni dovute, non può far ricadere il problema sul conferente riguardo il punto c se la definizione parla di rifiuti misti e non ne specifica la tipologia direi che salvo tutto ciò che non è compatibile con la definizione