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C'era una volta

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Messaggio  benassaisergio Mar Apr 03, 2012 10:59 pm

C’era una volta il paese dei rifiuti.
Era composto da produttori, raccoglitori, intermediari, trasportatori, manipolatori, smaltitori di rifiuti.
Ed era governato dal Ministro dei rifiuti.

Un bel giorno il Ministro dei rifiuti emise un decreto secondo il quale i rifiuti dovevano essere gestiti con uno strumento chiamato SISTRI.
Crisi del sistema, proteste degli addetti e, infine, intervento della EWSE (European Waste Stock Exchange), che dichiarò che le quotazioni del paese dei rifiuti erano in caduta libera e che lo spread con l’Abfalleamtsführung della Germania era di 7525.
La Commissione anglolatina richiese allora drastici provvedimenti per abbassare la produzione dei rifiuti, aumentare le entrate del Ministero attraverso nuove tasse e ridurre i posti di lavoro.

Sul come far fronte alla richiesta della Commissione non c’era nessun accordo fra Ministero e addetti: di conseguenza, nomina di un Commissario Tecnico, individuato in Monticciolo, presidente dell’Università del Testaccio (la collinetta di Roma cresciuta sui rifiuti costituiti da antiche anfore, di epoca romana, danneggiate).

Monticciolo emanò subito un decreto con il quale si stabilì che i materiali di risulta da scavi non potessero andare in pensione come rifiuti, ma dovessero essere considerati sottoprodotti, ed attendere almeno altri dieci cicli produttivi prima di poter accedere alla qualifica di pensionato come rifiuto.
Stabilì inoltre che il contributo SISTRI dovesse essere comunque versato, indipendentemente dal suo funzionamento.
E infine concluse che le aziende che non applicavano il SISTRI dovevano essere chiuse, modificando l’articolo 18 dello Statuto dei rifiuti, prevedendo che chi veniva sanzionato per inottemperanza al SISTRI potesse sì accedere ad una procedura giudiziaria, ma senza che, in caso di riconosciuta ingiustizia, fosse possibile riaprire l’azienda, ma solo ricevere, come eventuale indennizzo, da 30 a 70 grattaevinci.

E qual è adesso la situazione nel paese dei rifiuti ?

Le associazioni degli addetti mettono in evidenza che Monticciolo non è stato eletto dagli operatori e che, comunque, i suoi decreti devono essere approvati dal parlamentino delle associazioni.

Gli addetti hanno sempre meno fiducia nelle associazioni, che competono fra loro, pensando anche ai prossimi rinnovi delle cariche associative.

Molte aziende si disperano: come faremo ad andare avanti ? come potremo pagare gli stipendi delle/i dipendenti ?

E allora forse bisognerebbe fare come le/i contadine/i: vangare e rivoltare il terreno (eliminando così la mala pianta del SISTRI e tante altre), aggiungere un po’ di concime (buone idee) e trasformare i campi (il paese attuale) in un semenzaio di piantine utili e necessarie (crescita sostenibile, occupazione, equità).

Per questo però, più che un Commissario, più che un parlamentino delle associazioni, servirebbe una autorganizzazione responsabile. Ma il Maligno così chiosa: “ecché vor dì ?”

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Messaggio  ecomanager Mer Apr 04, 2012 7:40 am

bella Sergio!, grazie e buona giornata NB: coltiviamo speranza!
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Messaggio  sviluppo Mer Apr 04, 2012 9:34 am

Bella favola.....speriamo abbia un lieto fine....
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