Produttori obbligati al Sistri

Schema di sintesi

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mi hai anticipato, avevo preparato uno schema proprio ieri sera
comunque ottimo lavoro

Dacci un'occhiata.
Ogni osservazione è gradita dai membri del forum.

Grazie!
E' un pò piccolo, si può avere il file?

Vedrò di inserirlo nella prossima newsletter a grandezza sufficiente, però il sistema non permette gli allegati.
Al limite te lo mando per email.

Thank's

andreasenorio ha scritto:Grazie!
E' un pò piccolo, si può avere il file?

ottimo lavoro.grazie
se ti basta l'immagine (che puoi copiare su un file di word e gestire come vuoi) tasto destro - copia immagine

A volte dimentico di mettere il cervello su "ON"

Grazie!

Nello schema sembra di capire che solo gli enti od imprese sono obbligate ad iscriversi al SISTRI.
L'art. 1 comma 1 lettera a) identifica i soggetti interessati come "produttori iniziali" di rifiuti pericolosi.
Il riferimento a "le imprese e gli enti" è citato nel comma b).
Sebrerebbe, quindi,che ,indipendentemente dalla forma giuridica, i produttori iniziali di rifiuti pericolosi con più di 50 dipendenti debbano iscriversi al SISTRI.
ciao!

In ogni caso gli obblighi dei produttori non inquadrati in un'organizzazione di ente o impresa sono disciplinati all'art. 6, c.1 (Particolari tipologie).
Ciò in conformità all'art. 11, c.1 della Legge n.29 del 25/01/2006, norma di rango primario.

che cosa si intende nello schema con "associazioni di categoria"?
Grazie

Che è possibile aderire al Sistri tramite le Associazioni Nazionali di categoria che hanno stipulato una convenzione con Unioncamere. Si tratta di una semplificazione per i piccoli produttori.

Che costo ha per il piccolo produttore?

I costi di iscrizione più la tariffa praticata dall'associazione.

A mio avviso ci va una freccia che va da "associazioni di categoria" a "sistri" in quanto sono loro che si occupano della iscrizione ma alla fine del processo si è iscritti al sistri.

Ciao.

una domanda: se una delle due condizioni

peric<2t/a
non peric<10 t/a

non è soddisfatta non si può ricorrere all'aiuto delle associazioni di categoria?

ad es: se una ditta produce rifiuti pericolosi in quantità minore a 2 t/a ma rifiuti non pericolosi in quantità maggiore a 10 t/a allora non può rivolgersi alle associazioni di categoria ma deve fare tutto da solo?

grazie

scusate la domanda: se usando lo schema arrivo alla conclusione "associazioni di categoria" significa che devo per forza rivolgermi a questo ente? Posso iscrivermi anche da solo o rivolgermi a un consulente?

una domanda: se una delle due condizioni

peric<2t/a
non peric<10 t/a

non è soddisfatta non si può ricorrere all'aiuto delle associazioni di categoria?

Non si può. Nel testo del decreto c'è una "e".

se usando lo schema arrivo alla conclusione "associazioni di categoria" significa che devo per forza rivolgermi a questo ente? Posso iscrivermi anche da solo?

Certo che puoi iscriverti da solo. Quella di ricorrere alle associazioni di categoria è una facoltà.

molto gentile.

Admin ha scritto:Schema di sintesi

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dove trovo il riferimento agli imprenditori agricoli citati in questo schema? Dove viene menzionato il 30 kg/30 l al gg?

Art. 7, c.3.
Oltre a quello è richiesto che conferiscano al servizio pubblico o circuiti organizzati di raccolta.
Qui è più chiaro. [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Grazie, sempre molto gentile. Comunque i 30kg/30l sono riferiti su base annua?

inoltre per "circuiti organizzati di raccolta" si intendono anche ditte esterne?

Come si fa a sapere quali sono le assiociazioni di categoria attraverso le quali ci si può iscrivere?

Il discorso è questo.
La tua cciaa, dovrebbe aver organizzato al tempo un incontro con i vari presidenti delle varie associazioni.
Previo testo di unioncamere, le varie associazioni possono aderire o meno al sistri, quindi, facoltativamente, scegliere se firmare la convenzione con la tua cciaa.
Il problema sorge quando le associazioni di categoria si avvalorano di una loro società di servizi, perchè la cciaa prima di inserire a sistema una convenzione, la deve protocollare, questo significa che se l'associazione demanda tutto ad una socità, l'associazione stessa deve far personalizzare la delega dalla cciaa e a questo proposito deve fornire indirizzi e nominativi vari che servono per il protocollo.
Ovviamente la cosa richiede anche le firme del presidente della cciaa e del legale rappresentante delle associazioni o loro società.
La cosa si complica perchè devi recuperare un presidente di qua, un delegato di la un rappresentante al centro e così via.
Raccolte tutte le firme, la cciaa può inserire al sistema le varie deleghe.
Solo allora saranno visibili al sistema.
Fai prima a chiamare la tua associazione di categoria e chiedere se hanno firmato la convenzione, se la risp è affermativa, aspetta qualche giorno che appaia sul sitema.
Spero di essere stata chiara.
M

Grazie mille, chiarissima!
Prendo subito in mano il telefono e chiamo... ma vista la comlicatezza della procedura ho dei forti dubbi in merito...