Noi, il risultato elettorale e il SISTRI

benassaisergio ha scritto:[color=black]
Segnali chiari: ma che preoccupano se non si definisce una alternativa.

caro ing. benassai, sebbene condivida quanto ha riportato nel suo post, e ci stia "stuzzicando" per attivarci .. la mia scarna esperienza professionale e politica mi porta a sposare il detto "ognun per se, dio per tutti".
si parla tanto di rinnovare la politica, di cambiare i volti della politica .. ma gira e rigira .. la sostanza non cambia.
personaggi in odore di poltrona romana, che appaiono in tv plaudendo al rinnovamento, al cambiamento .. e che alla fine, altro non sono che marionette nelle mani dei soliti noti!
ed ecco i soliti proclami di autoelogiamento, ed ecco che gli incarichi vengono affidati ai soliti "amici" (e non serve pensare a Belsito, vicepresidente di Finmeccanica: sono stato estromesso da un bando per la progettazione di un nuovo sistema di raccolta .. vinto da .. un psicologo!!!! con tutto rispetto per gli psicologi .. ma .. non trovo molte affinità tra il labirinto della mente e il percorso di un autocompattatore!).
purtroppo, io come tanti altri, non disponiamo di sicurezze economiche tali da assentarci dal lavoro per motivi "di rappresentanza", non disponiamo delle simpatie di qualche potente, non ci possiamo permettere di attirarci le antipatie dei vari burattinai!
e visto che, anche in questa tornata elettorale, nessuno ha riconosciuto la debacle (Bersani canta vittoria, Berlusconi dichiara di essere andato oltre ogni aspettativa, la Lega sta festeggiando per aver riconquistato Verona al primo turno, Di Pietro sta smaltendo la sbornia per la riconferma di Orlando, etc etc etc) .. punto a brindare nel momento in cui mi viene accreditato lo stipendio anche questo mese!

Concordo con Gabri.
Potremmo proporre tante bellissime cose, ma alla fine non abbiamo il potere di metterle in pratica.
Nonostante il pesante astensionismo dal voto elettorale i partiti sembrano non sentirci. E' il modo degli italiani di dire "ci avete stufato", ma loro niente. Il loro stipendio e le loro pensioni non le toccano, ma pensano ad alzare l'IVA e ad inventare nuove tasse tutte per noi...quanto siamo fortunati.
Nonostante i suicidi dei lavoratori, loro continuano a pressarci...anni fa a stento arrivavamo a fine mese, ora in tanti non ci arrivano proprio.
Per forza ora pensiamo alla soluzione "meno peggio", a tenerci stretto il nostro stipendio che le tasse ci stanno mangiando. Per fare una battuta, potremmo pensare di fare un colpo di Stato come in Egitto e in Libia per cambiare qualcosa: tutti parlano di rinnovamento politico eccetera eccetera, ma alla fine non cambia mai nulla.

Concordo con tutti voi..
Siamo stanchi di vedere le solite facce sorridenti che si proclamano, autogestiscono e vincono anche se non hanno più i numeri per affermare ciò. Ma poi i numeri, in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, temo non ci voglia tanto per ottenerli!! E comunque, nonostante ciò, segnali di malcontento ci sono anche se tenuti in sordina e mascherati da chi gestisce gli strumenti di comunicazione più rappresentativi nel nostro Paese; quelli che entrano forzatamente nelle case ogni giorno e ci inducono a vedere solo una fetta della realtà.. Bisogna reagire e difendere i nostri diritti con la cultura, la conoscenza, la partecipazione attiva, ecc; concordo pienamente con l'ing. Benassai quando parla di creare un'alternativa valida, vagliare proposte concrete. Sarebbe necessaria la maturità, l'esperienza di gente adulta e la vivacità, la passionalità di noi giovani che, ad oggi, non abbiamo niente da perdere se non il nostro futuro, e scusate se è poco!
E guardo cose incomprensibili e mi spavento del fatto che non ci siano movimentazioni di massa.. per fare un esempio, ma ce ne sarebbero tanti altri, la lega neanche un mese fa era allo sbaraglio; hanno rubato i nostri soldi per questioni puramente personali e per far quello che un comune lavoratore, come me, non potrà forse permettersi per tutta la durata della sua vita e ora, a distanza di poche settimane, di nuovo a darsi pacche sulla spalla e a congratularsi per i risultati raggiunti. Ci stanno beffando e noi non abbiamo la forza e la voglia di batterci per defendere la nostra realtà, nella quale, personalmente, è da anni che non mi riconosco più. E non dimentichiamoci che noi, con il nostro lavoro ogni giorno facciamo muovere il Paese, la politica parla solo di "fuffa".
Ci stanno portando allo stremo e, Lilika, in questo contesto, un colpo di Stato sarebbe l'unica scelta democratica possibile.

SA82 ha scritto:E guardo cose incomprensibili e mi spavento del fatto che non ci siano movimentazioni di massa..

riporto nuovamente una frase che un ex collega tunisino mi disse qualche mese fa: "per fare una rivoluzione, occorre avere la pancia vuota".
Ti spaventi che non ci siano movimentazioni di massa perchè forse alla fin fine non siamo ancora arrivati al punto di non ritorno .. e quando qualcuno decide di passare dalle parole ai fatti (vedasi l'imprenditore bergamasco della scorsa settimana), ipocrisia e falso moralismo trovano il loro ambiente ideale per moltiplicarsi a dismisura!
ne è dimostrazione il fatto che, sempre la scorsa settimana, davanti a quella sede di equitalia, non si sia presentato alcun politico, ne tantomeno nessun comune cittadino pronto a manifestare solidarietà ad uno dei tanti disperati.
In compenso c'erano 50 teste di cuoio .. che probabilmente per giungere a destinazione .. avranno dovuto fare la colletta per rifornire i propri mezzi.
cmq vada .. sarà un successo!

Il punto di non ritorno è vicino, tra molto poco avremo anche noi la pancia vuota.
Stiamo messi proprio male, la guerra dei poveri, ci stiamo accontentando di leccare il pavimento e ci sentiamo fortunati nel farlo! Per me spero qualcosa di meglio anche se la speranza è un sentimento che ti porta ad avere un'immacolata fiducia nel futuro, che, al contrario, si costruisce a piccoli, determinati e costanti step.
Solidarietà ai lavoratori che non riescono a tirare fino a fine mese